Star del credere
1. E’ possibile aggiungere al contratto di agenzia la clausola generalizzata dello “star del credere”?
No. Alla luce delle modifiche apportate dall’art. 28 della Legge Comunitaria del 1999 all’art. 1746 c.c., che ha introdotto il quarto comma, risulta vietato il patto che pone a carico dell’agente una responsabilità, anche solo parziale, per l’inadempimento del terzo, cioè “quel patto per cui l’agente, in relazione agli affari non andati a buon fine, non solo non percepisce alcuna provvigione, ma partecipa anche al rischio di impresa sopportando in parte le perdite subite dall’imprenditore preponente, come conseguenza dell’inadempimento dei clienti da lui procurati” (Cass.,3.06.1999, n. 5441, GCM, 1999, 1259). Una clausola di tale di siffatta natura sarebbe quindi indubitabilmente nulla. Occorre, tuttavia, precisare che la l’ultima parte dell’art. 1746, 4° co., sembra lasciare aperto uno spiraglio, consentendo alle parti, ma soltanto in via del tutto eccezionale, di negoziare una garanzia individualizzata, per singoli affari e di portata limitata, in tal modo escludendo una garanzia generalizzata.