Agente di assicurazione

1. L’attività dell’agente di assicurazione si esaurisce come quella dell’agente di commercio nella promozione di affari?

No, perché, a differenza dell’agente di commercio, l’agente di assicurazione una volta concluso il contratto, non se ne può disinteressare, ma deve continuare a seguire le vicende del rapporto assicurativo. L’agente di assicurazione, quindi, “deve svolgere un’attività ulteriore, non meno importante, che da una parte implica spesso un’organizzazione imprenditoriale dotata di una certa struttura, dall’altra un rapporto di particolare fiducia con l’impresa di assicurazione per la delicatezza del servizio” (Cass., 11.07.2001, n. 9386, Mass. Giust.Civ., 2001, 1372). In sostanza, queste due figure, benché simili, sono, tuttavia, distinte e sono soggette ad una diversa disciplina, in quanto, come chiarisce lo stesso art. 1753 c.c., le disposizioni relative al contratto di agenzia trovano applicazione con riferimento all’agente di assicurazione unicamente laddove esse non sono derogate da norme corporative o dagli usi e, comunque, solo se sono compatibili con la natura dell’attività assicurativa. 2. L’agente di assicurazione è un dipendente dell’assicurazione? No. Infatti, la caratteristica dominante dell’agente di assicurazione di cui all’art. 1753 c.c., che ha stabilmente l’incarico di promuovere per conto dell’altra parte, l’assicuratore, la conclusione di contratti in una determinata zona, è, al pari dell’agente di commercio, la prevalente autonomia di cui egli gode nell’esercizio della propria attività, sempre che, ovviamente, si tratti del c.d. “agente in gestione libera”, cioè di un lavoratore autonomo, che organizza a proprio rischio ed a sue spese l’attività, anche se “vincolato all’assicuratore da un rapporto di collaborazione” (Cass., 5.06.1992, n. 6956, Mass.Giust.Civ., 1992, fsc.6). Al contrario, invece, il c.d. “agente in economia”, è un vero e proprio dipendente dell’assicuratore, non assume alcun rischio ed è retribuito con uno stipendio. 3. L’agente di assicurazione è un dipendente dell’assicurazione? No. Infatti, la caratteristica dominante dell’agente di assicurazione di cui all’art. 1753 c.c., che ha stabilmente l’incarico di promuovere per conto dell’altra parte, l’assicuratore, la conclusione di contratti in una determinata zona, è, al pari dell’agente di commercio, la prevalente autonomia di cui egli gode nell’esercizio della propria attività, sempre che, ovviamente, si tratti del c.d. “agente in gestione libera”, cioè di un lavoratore autonomo, che organizza a proprio rischio ed a sue spese l’attività, anche se “vincolato all’assicuratore da un rapporto di collaborazione” (Cass., 5.06.1992, n. 6956, Mass. Giust.Civ, 1992, fsc.6). Al contrario, invece, il c.d. “agente in economia”, è un vero e proprio dipendente dell’assicuratore, non assume alcun rischio ed è retribuito con uno stipendio.