Cass. sez. lav., 5.9.2007, n. 18586 – Art. 1751 c.c. – Indennità di cessazione – Presupposti
Con un’importante recente decisione la S.C. introduce un principio fondamentale ai fini della dimostrazione, da parte dell’agente, della ricorrenza dei presupposti per il riconoscimento dell’indennità di cessazione ex art. 1751 c.c. Un’ onere, questo, alquanto “oneroso” per l’agente, se si considera che molti elementi probatori (documenti, ordini effettuati da clienti, fatturato, clienti nuovi acquisiti dall’agente) sono nell’esclusiva disponibilità della stessa azienda preponente. Materiali, questi, di decisiva importanza anche quando l’agente agisce per l’ottenimento di provvigioni su affari direttamente conclusi dalla preponente nella zona di sua competenza. La sentenza 18586/2007 ha infatti stabilito che l’art. 1748 c.c. (ora art. 1749 c.c.) riconosce il diritto dell’agente di esigere che gli siano fornite tutte le informazioni, in particolare un estratto dei libri contabili, necessarie per verificare l’importo delle provvigioni liquidate. Ne deriva l’ accoglimento di quelle istanze svolte dall’agente ed indirizzate all’acquisizione della documentazione in possesso solo del preponente, indispensabile per sorreggere, sul piano probatorio, attraverso precisi dati quantitativi, l’allegazione relativa all’aumento del numero dei clienti e del volume degli affari nel corso degli anni.