Agente di assicurazione
Come l’agente di commercio, l’agente di assicurazioni è un ausiliario esterno dell’imprenditore che partecipa all’organizzazione ed alla vita dell’impresa assicurativa fornendo, però, una serie di servizi ulteriori rispetto alla mera attività promozionale.
Diversamente dall’agente di commercio, l’agente di assicurazione svolge infatti ulteriori prestazioni quali quella di incassare il premio e di collaborare con l’impresa preponente – assicurativa nella liquidazione e nel pagamento dei sinistri.
L’agente di assicurazione viene espressamente richiamato dall’ art. 1753 c.c. il quale, attraverso una norma che inverte l’ ordine di precedenza stabilito dagli artt. 1, 7 e 8 prel., pone l’applicabilità delle norme del codice civile in una posizione subordinata rispetto alla disciplina collettiva, agli usi e alla natura dell’attività assicurativa, estendendo così, a tale figura, le disposizioni del codice civile dettate in materia di contratto di agenzia, <<in quanto non siano derogate dalle norme corporative o dagli usi e in quanto siano compatibili con la natura dell’attività assicurativa>>.
Anche l’agente di assicurazione rientra dunque nell’ambito della tipologia dell’agente di commercio, pur differenziandosi da quest’ultimo per alcune peculiarietà, conseguenti alla natura dell’attività esercitata.
L’attività dell’agente di commercio si compie e si esaurisce, normalmente, nella promozione di affari.
Tranne il caso in cui gli vengano conferiti precisi poteri di rappresentanza ex art. 1752 c.c., di regola l’agente di commercio è chiamato a favorire, attraverso il suo intervento, le ordinazioni di beni o servizi che trasmette poi alla ditta preponente, cui spetta l’ulteriore perfezionamento ed esecuzione.
Sotto questo aspetto l’attività dell’agente di commercio si differenzia quindi da quella dell’ agente di assicurazione.
Se infatti non vi è dubbio che anche la prestazione principale di quest’ultimo è la stessa che costituisce il fondamento della definizione accolta nell’ art. 1742 c.c., ossia l’assunzione dell’obbligo di svolgere una stabile opera di promozione contrattuale, è altresì vero che l’attività svolta dall’agente di assicurazione risulta arricchita di ulteriori funzioni, peraltro giustificate dalla particolarità dell’incarico.
Così, accanto all’obbligazione <<dominante>>, consistente nel favorire la conclusione di affari in capo all’impresa assicuratrice, l’agente di assicurazione è tenuto a svolgere altre attività, dirette al consolidamento dei risultati già raggiunti, costituenti il frutto non solo del suo impegno professionale ma anche di quello di eventuali altri agenti che lo hanno preceduto.
L’agente di assicurazione si pone quindi come un collaboratore stretto e indispensabile dell’imprenditore, il quale partecipa all’organizzazione ed alla vita dell’impresa assicurativa, fornendo tutta una serie di servizi che agevolano la stessa impresa nella distribuzione dei propri prodotti.
La complessità delle prestazioni cui è tenuto l’agente di assicurazione viene chiaramente evidenziata dall’ a.n. 10.10.51 (il quale si riferisce ai soli agenti in gestione libera cui peraltro, in ragione della loro autonomia, fa esclusivo riferimento l’ art. 1753 c.c.), divenuto efficace erga omnes per effetto del d.p.r.18.3.61, n.387 in applicazione della legge 14.7.59, il quale, all’art. 2, individua l’agente di assicurazione nella figura di colui al quale <<viene conferito, direttamente e per iscritto, dalla direzione o dalla rappresentanza legale dell’impresa, il mandato di provvedere, a proprio rischio e spese, con compenso in tutto o in parte a provvigioni, alla gestione ed allo sviluppo degli affari di un’agenzia di assicurazione, territorialmente definita, e che svolge i suoi rapporti direttamente con la direzione o con la rappresentanza legale dell’impresa. Il mandato ha per oggetto la produzione di affari di assicurazione per conto e nome dell’impresa, nonchè la sorveglianza, la conservazione, lo sviluppo e l’amministrazione del portafoglio dell’agenzia, e può anche comprendere l’autorizzazione a concludere a nome e per conto dell’impresa>> (ma si vedano anche gli a.n. più recenti).
La caratteristica dominante dell’agente di assicurazione, al pari dell’agente di commercio, rimane dunque la prevalente autonomia di cui egli gode nell’esercizio della propria attività, semprechè, ovviamente, si tratti di agente in gestione libera.
Al fianco di tale categoria di ausiliario si pone infatti la diversa figura dell’agente in economia, il quale è un vero e proprio dipendente diretto, legato all’assicuratore da un rapporto di lavoro subordinato con funzioni direttive. In considerazione della funzione di preposizione che lo stesso è chiamato a svolgere, egli assume perciò la veste di institore.
Ne consegue che l’agente in economia potrà compiere tutti gli atti pertinenti all’esercizio dell’impresa assicurativa, salvo le eventuali limitazioni contenute nella procura.
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